Empowerment nel Sud Italia
Chi ha paura delle donne? Nel 2017 aveva fatto scalpore una ricerca promossa da Svimez, l’associazione senza fini di lucro che promuove lo studio delle condizioni economiche del Mezzogiorno d’Italia. Il rapporto denunciava la condizione lavorativa delle donne nel Sud Italia “Il tasso d’occupazione femminile tra 15 e 64 anni, in Sicilia, Campania, Puglia e Calabria, è addirittura più basso della Guyana francese, dell’Estremadura spagnola, della Tessaglia e della Macedonia in Grecia, e perfino dell’enclave spagnola di Melilla in Marocco. […]
Nel Mezzogiorno il tasso di occupazione femminile è tra i più bassi in Europa.
“Il divario delle Regioni del Sud rispetto alla media europea, già elevatissimo nel 2001 (circa 25 punti percentuali), si è ulteriormente ampliato arrivando sopra i 30 punti, nel 2017.”
A distanza di tre anni le cose non vanno molto meglio, anzi: gli effetti occupazionali del lockdown si sono scaricati proprio sulla componente femminile.
Sempre secondo Svimez l’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 ha cancellato nel secondo trimestre 2020, a livello nazionale, quasi l’80% dell’occupazione femminile creata tra il 2008 ed il 2019 riportando il tasso d’occupazione delle donne a poco più di un punto sopra i livelli del 2008. Nelle regioni meridionali l’occupazione femminile persa nel periodo considerato è quasi il doppio di quella creata negli undici anni precedenti (–171 mila unità a fronte di +89 mila tra il 2008 ed il 2019) con il tasso di occupazione rimasto poco al di sopra dei livelli del 2008 (31,7% nel secondo trimestre 2020 a fronte del 31,3%) solo per effetto del calo demografico.
Puntare sulle donne nel Mezzogiorno può e deve essere una chiave per il rilancio dell’economia del Sud.
Questo non è solo uno slogan per noi: come gruppo puntiamo attraverso scelte aziendali responsabili a una solida valorizzazione della componente femminile.
Oggi, in Mediterranean Hospitality Management & Consulting la leadership femminile è in costante crescita, il 55% del nostro staff con ruoli di responsabilità è donna, e il 50% è mamma.“Quando nasce un figlio, le donne sviluppano competenze tipiche del leader, come responsabilità, capacità di analisi, problem solving, empatia, gestione del tempo.” sostiene Riccarda Zezza, imprenditrice digitale, CEO di Life Based Value e ideatrice di MAAM, il programma di formazione aziendale unico al mondo che trasforma la maternità e la paternità in un master in competenze chiave per la crescita professionale.
Diventare madre aumenta le competenze di una donna, competenze che possono essere valorizzate e trasferite anche al mondo del lavoro: un importante capovolgimento del luogo comune che vede le donne spesso costrette alla scelta tra la famiglia e la carriera alla nascita di un figlio!
La diversità è una risorsa preziosa, un vantaggio competitivo e una sfida a migliorarsi. Rompere gli stereotipi e acquisire consapevolezze come queste sono il punto di partenza per un ambiente lavorativo più creativo, sano e stimolante per tutti i lavoratori. Non dimentichiamolo!